La chirurgia refrattiva PRK è un intervento per la correzione dei più comuni difetti visivi, quali miopia, astigmatismo, ipermetropia e le aberrazioni ottiche correggibili a livello corneale. La qualità della vista dipende in gran parte dalla aberrazioni ottiche generate dalla cornea che, grazie all’aberrometria, vengono analizzate fin nel minimo dettaglio al fine di poter programmare un’operazione personalizzata, in pratica “su misura”. L’operazione viene programmata con estrema precisione tramite un esame aberrometrico, grazie al quale è possibile rilevare con esattezza i punti della cornea sui quali il laser dovrà intervenire.
- Anestesia locale tramite collirio oculare
- Disinfezione dell’occhio
- Posizionamento del paziente sul lettino annesso al macchinario laser
- Divaricazione delle palpebre tramite blefarostato
- Applicazione di una soluzione alcolica sulla superficie corneale al fine di facilitare il passaggio successivo
- Asportazione meccanica di un sottile strato di epitelio corneale al fine di esporre lo strato di cornea sul quale lavorerà il laser
- Azione del laser ad eccimeri per una durata massima di 60 secondi
- Medicazione della cornea tramite colliri specifici e applicazione di una lente a contatto protettiva che dovrà essere mantenuta per 5-6 giorni, fino alla naturale riformazione dello strato di epitelio corneale rimosso. Il medico provvederà alla rimozione della lente durante il controllo programmato.
Dopo l’intervento, la vista risulterà sicuramente migliorata ma la stabilizzazione e il raggiungimento di un visus ottimale richiederanno diverse settimane. Al termine dell’operazione, il paziente potrà avvertire diversi fastidi agli occhi che si potrebbero protrarre per i 7/10 giorni successivi all’intervento.
Dietro prescrizione medica, il paziente dovrà seguire una precisa cura farmacologica al fine di ottenere un perfetto recupero dell’occhio e dovrà presentarsi ai controlli stabiliti per monitorare la guarigione dell’occhio ed il recupero della vista.